giovedì 16 aprile 2015

Lefay Resort & SPA Lago di Garda


Lefay Resort & SPA Lago di Garda




Un’oasi di benessere sostenibile, per viaggiatori alla ricerca di un sogno, un luogo in cui perdersi per poi ritrovarsi.


Un nuovo modello di vacanza, all’insegna di lusso, benessere globale e sostenibilità, conferisce l’imprinting alla prima struttura della collezione Lefay Resorts, brand d’hotellerie tutto italiano. 

Incastonato sulle rive del Lago di Garda, a Gargnano, rappresenta un unicum, che in pochi anni (a partire dall’agosto 2008) ha saputo conquistare molti riconoscimenti internazionali, non solo come “resort sostenibile”, ma anche come una delle migliori SPA per vacanze rigeneranti e fughe romantiche nel Belpaese.
Partner dei prestigiosi network Small Luxury Hotels of the World, Healing Hotels of the World, Virtuoso e Kiwi Collection, nasce dalla vision della Famiglia Leali: “creare luoghi sognati”. 

L’obiettivo
 è dare corpo ai desideri dei viaggiatori più esigenti, che non chiedono solo spazi eleganti, servizio attento e discreto, ma hanno ancora voglia di stupirsi, di perdersi per poi ritrovarsi.
Cuore pulsante è la Lefay SPA, che raggruppa tutte le zone interessate da piscine, saune grotte e laghetti; una grande palestra e le aree esterne dell’ampio parco dove, tra piante secolari e di fronte ad un panorama unico, sono stati disegnati un circuito running, un percorso vita e il giardino energetico e terapeutico “Il Simbolo della Vita”.

Un tempio del benessere che si fonda su Lefay SPA Method, il metodo creato dal team di medici, riconosciuti a livello internazionale nelle diverse discipline olistiche, che fonde i principi della Medicina Classica Cinese con la ricerca scientifica occidentale, per riportare gli Ospiti al completo riequilibrio e ringiovanimento di corpo, anima e spirito attraverso il recupero dell’energia vitale e la riscoperta di uno stile di vita sano e consapevole.  

La Medicina Classica Cinese, tra le scienze diagnostiche e terapeutiche più antiche al mondo, considera l’uomo come un inscindibile complesso di materia, energia e spirito in continua evoluzione e si occupa, sin dalle sue origini, dello “stress”, come una delle maggiori cause di disagi e malattie. 

Dal mondo occidentale Lefay SPA Method utilizza i risultati della ricerca scientifica sui radicali liberi, riguardo il processo di invecchiamento, lo stress, la postura, la nutrizione e l’aspetto emozionale.
A completare l’identità del brand ci pensa la sostenibilità. Un impegno che il Resort ha fatto proprio sin dal progetto iniziale, ideato e realizzato nel più assoluto rispetto ambientale. 
La perfetta integrazione architettonica nel paesaggio circostante e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili qualificano da sempre Lefay Resorts come una delle eccellenze italiane che sposano impresa e sostenibilità. 
Da questo approccio integrato è conseguito l’accordo volontario siglato nel 2011 con il Ministero dell’Ambiente per la promozione di progetti comuni volti a definire un sistema di analisi e gestione delle emissioni di CO2 specifico per il settore turistico, che è stato successivamente certificato dall’ente internazionale TÜV (in conformità allo standard ISO 14064) e il progetto Lefay Total Green, intrapreso per azzerare definitivamente la quota residua di emissioni di CO2 , con l'acquisto di crediti certificati e riconosciuti dall'Onu in osservanza alle disposizioni del Protocollo di Kyoto.

Un percorso virtuoso e condiviso anche con gli ospiti del Resort, perché la nuova frontiera del benessere sia sempre più eco-sostenibile.


Visita il sito: 
lefayresorts.com




lunedì 13 aprile 2015

Casale del Principe - I luoghi e la storia




C'era una volta... ma c'è ancora, a pochi chilometri da Palermo, la Valle dello Jato, dove la natura ha profuso a piene mani la meraviglia dei suoi colori creando scenari d'ineguagliabile bellezza. 
In questo luogo, ricco di vicende che hanno visto protagonisti uomini ingegnosi e fieri come gli arabi, cavalieri audaci e indomiti come i normanni, sorge l'agriturismo Casale del Principe.
Ubicato tra i feudi Chiusa, Feotto, Dammusi e Signora, nel territorio dell'antica città di Iaitas, è la testimonianza di una Sicilia dove l'operosità e il dinamismo odierni non cancellano lo stile e i fasti di momenti storici passati e mai dimenticati.

I LUOGHI E LA STORIA:
Il paesaggio rurale è quello tipico della Sicilia ottocentesca, tra aspre montagne e ricordi di vecchie e nuove battaglie. 
Un luogo magico, immerso nella tranquillità e nel silenzio e, insieme, ottima base strategica per visitare la regione e le principali città d'arte, o seguire uno dei 21 sentieri storico-naturalistici ed archeologici della Valle dello Jato, per scoprire un territorio di grande suggestione, le sue memorie dimenticate e le migliori tradizioni.


Una torre di avvistamento cinquecentesca fu il primo nucleo di questa struttura, trasformata nel '700 in Convento dei Gesuiti e, in seguito, in masseria agricola fortificata di proprietà dei principi di Camporeale. Un piccolo mondo incantato, delimitato dalle mura di un monastero del XVII secolo: questo è il Casale del Principe, situato in uno degli scenari storico-naturalistici più interessanti ed affascinanti dell'intera isola. Dopo aver percorso tre chilometri, in un paesaggio segnato da alti pioppi, eucaliptus, frassini e coltivazioni rigogliose, il visitatore scorge le imponenti mura di questa storica dimora, trasformata in una caratteristica realtà alberghiera.







Visitate la struttura! 
Casale Del Principe




Benessere e ospitalità: la Wellness Room


Concepire la camera per il completo benessere dell’ospite




In albergo, si parla tanto di centri Wellness in cui invitare l’ospite a passare un po’ di tempo per un percorso in zona umida o un trattamento in cabina. 

Ma dov’è che l’ospite sublima il proprio benessere? Nella propria camera, il luogo in cui si ritrova solo e, dopo una giornata di lavoro o dopo le “fatiche” della vacanza, si abbandona alla ricerca di sé stesso.
  
Benessere, una parola molto inflazionata che molto spesso si traduce banalmente in vasca-sauna-bagno turco
Il concetto, invece, è molto più ampio e, soprattutto, profondamente diverso dal puntare alle sole cure del corpo, come avviene nella maggioranza dei casi. 
Per un hotel, limitarsi ad offrire servizi nella propria SPA non traduce il senso di “ospitalità”, la cui essenza è legata inscindibilmente a “benessere”: qualsiasi struttura ricettiva che faccia dell’accoglienza la propria missione non può prescindere dall’occuparsi dell’ospite in ogni ambito.
Sembra la banalità più ovvia, eppure la nostra ricerca ad ampio raggio sul settore (parte integrante dell’attività professionale dello Studio Stefano Pediconi, specializzato in progettazione alberghiera e centri wellness), incredibilmente non ha portato riscontri in tal senso: per il benessere dell’ospite in hotel la soluzione più comune è concentrare la propria attenzione sulla SPA. Che importa se poi in camera si  dorme male o se l’ospite non si trova a suo agio nei locali comuni, nella lounge, nella hall o nel ristorante! 
L’importante è che sul depliant possa scrivere di avere il centro benessere.
Male. Ed è la fotografia della situazione media dell’hotellerie italiana.

Da queste riflessioni è partito il progetto di ricerca sulla Wellness Room, una camera concepita in toto per il benessere dell’ospite. 
Non si tratta di aggiungere una chaise longue o un tapis roulant per spacciarla come camera-benessere, ma di pensare alla camera nei materiali e nelle soluzioni affinché tutto risponda alle esigenze di benessere delle persone.


Il progetto, sviluppato con il supporto di professionisti specializzati (bioarchitetti, psicologi, ecc.) si concentra su due macro-categorie, l’involucro edilizio e gli aspetti percettivi: sinteticamente, si parla di materiali, sostenibilità, isolamenti, bioarchitettura, da una parte, psicosomatica dello spazi, psicologia del colore, studio degli arredi, tecnologia ed emozionalità, dall’altra.

La realizzazione di un edificio green ormai è un imperativo quando si tratta di costruzioni ex novo. Molto più difficile è parlare di sostenibilità quando si tratta di strutture esistenti. Questo, però, diventa spesso una scusa per evitare di affrontare l’argomento che, nell’immaginario collettivo, comporta sempre spese superiori a quelle di normale amministrazione.
Pensare a materiali e soluzioni sostenibili, porre l’attenzione sull’isolamento termico e soprattutto acustico, fortemente sottovalutato nel settore alberghiero, vuol dire occuparsi del benessere dell’ospite, che oggi pone grande attenzione a questi aspetti tanto che, spesso, diventano elementi discriminanti nella scelta del soggiorno in una struttura piuttosto che in un’altra.

Di particolare novità sono gli studi sulla distribuzione interna degli ambienti, in cui abbiamo integrato il progetto di ricerca del dott. Jader Tolja, specializzato nella psicosomatica dello spazio.
Sappiamo tutti che la configurazione dello spazio in cui viviamo influenza la nostra percezione. Lo studio affrontato ha permesso di individuare le caratteristiche di un ambiente che possano favorire la percezione di benessere: un ambiente in cui la mente dell’ospite possa staccare dalla continua attività che caratterizza le giornate frenetiche a cui siamo sottoposti quotidianamente, la cui disposizione possa favorire il completo riposo del sistema nervoso e, di conseguenza, permetta anche al corpo e alla mente di “recuperare” veramente le loro energie.
Dimensioni, proporzioni, forme, posizione e tipologia degli arredi, tutto deve contribuire alla creazione di uno spazio per il benessere della persona, in cui l’ospite deve semplicemente stare bene e trovarsi appieno a proprio agio. Anche i colori hanno la loro importanza, e influiscono sulla persona in funzione delle sue caratteristiche individuali. 




Oggi, grazie a semplicissimi sistemi di domotica e controllo dell’illuminazione, è possibile arrivare alla massima personalizzazione degli scenari, anche nella camera, contribuendo a stimolare il lato emozionale, fondamentale quando si parla di benessere.

La Wellness Room è anche molto altro: è lo studio della qualità della luce, degli arredi e di tutti gli elementi che compongono il puzzle. 
Su tutti, un paio di esempi per spiegare meglio l’approccio al progetto: quante volte si acquista un materasso in funzione del prezzo più che della qualità del riposo? Eppure non si tratta di comprare un materasso per casa propria, ma di utilizzarlo per tutte le tipologie di persone, basse, magre, alte o robuste. 
Il letto, protagonista indiscusso della camera, non merita un’attenzione accurata?
E l’immagine? Come riuscire a dare coerenza alla camera se si continua a lavorare con arredi giustapposti lungo la parete, senza alcun filo conduttore che li leghi in un insieme che contribuisce a riportare l’ospite in una dimensione di piena armonia?

In conclusione due considerazioni molto importanti: una delle obiezioni che partono da albergatori “svogliati” è che siano tanti bei principi teorici non applicabili alla loro realtà. Nulla di più sbagliato: non si tratta di un progetto standardizzato, ma di idee compositive, che possono essere tradotte in strutture ricettive di qualsiasi categoria, dal B&B all’hotel 5***** lusso.
Inoltre, non esiste un’immagine stereotipata: possiamo realizzare una Wellness Room dal sapore più classico possibile oppure con il design contemporaneo più azzardato.
Non è una questione di mezzi economici a disposizione. Si tratta, invece, di dare valore alle idee, dell’onere di ragionare sull’obiettivo di mettere al centro della progettazione l’ospite e il suo benessere.
E nel contesto odierno, non c’è nulla di più appropriato che distinguersi per la qualità dei propri servizi legati al benessere, che ormai apre il cuore di tutte le persone. La Wellness Room diventa, così, valore percepito ma anche fortissimo strumento di marketing e comunicazione, per emergere nel marasma generale del settore attraverso la qualità e l’innovazione.




Stefano Pediconi – Studio Stefano Pediconi


Architetto, artista, hotel designer, e blogger (www.hoteldesign.org), specializzato in progettazione di hotel, spa e centri benessere.
Appassionato del mondo alberghiero e studioso delle tendenze del settore che recepisce nell’attività di ricerca e di progettazione (in tutte le sue fasi) orientate all’ideazione di concept innovativi.
Incubatore di idee, affascinato dall’architettura, è sempre alla ricerca di nuove opportunità per dar sfogo alla sua anima di creativo.
Tra le ultime realizzazioni spiccano “Relax O2” (Ivrea, TO), la luxury Spa “Musa” (Roma), Best Urban Spa 2012 agli Italian Spa Award, "Welly® - The Moving Wellness", il primo centro benessere trasportabile, e “Panacea”, un innovativo centro benessere antiaging a servizio di una farmacia, sviluppato in seguito ad aggiudicazione di concorso pubblico di progettazione.

Oltre che nell’attività di ricerca (da cui, tra gli altri progetti, è nata la Wellness Room oppure il nuovo concetto di Hotel Stylist - www.hoteldesign.org/hotel-stylist), si occupa anche di design per alcune note aziende leader del settore del benessere.






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